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Diabete

5 REGOLE PER DARE UN CALCIO AL DIABETE

Secondo le ultime stime, nel mondo 530 milioni di adulti sono affetti da diabete: quali sono i diversi tipi di diabete, i fattori di rischio, le possibile complicanze e come prevenire l’insorgere del problema.

Lo scorso 14 Novembre è stato il #WorldDiabetesDay (Giornata Mondiale del Diabete) e visto l’impatto che il diabete ha in termini non solo di numeri, ma anche di ripercussioni sulla vita di chi ne soffre, ho voluto dedicare l’articolo del mese a capire quando e come poterlo prevenire e gestire attraverso l’adozione di stili di vita salutari.

Il diabete, malattia caratterizzata da un eccesso di zuccheri nel sangue (iperglicemia), viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) quale priorità globale per tutti i sistemi sanitari anche a causa della prevalenza (rapporto tra il numero di persone malate in una popolazione e il numero totale degli individui della popolazione in un dato istante) in continua crescita.

Nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti affetti da diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030. Nel nostro Paese secondo ai dati ISTAT 2020 circa il 6% della popolazione soffre di diabete, che corrisponde ad oltre 3 milioni e mezzo di persone.

I diversi tipi di diabete

Esistono diversi tipi di diabete, ma i principali sono:

  • Diabete di tipo 1: è una patologia cronica autoimmune detta anche diabete giovanile o insulino-dipendente. Rappresenta circa il 10% dei casi di diabete.
  • Diabete di tipo 2: è una malattia cronica non trasmissibile detta anche diabete dell’adulto che si instaura spesso su una condizione, più o meno severa, di insulino-resistenza (ridotta sensibilità delle cellule dell’organismo all’insulina) su base multifattoriale. Rappresenta il 90% dei casi di diabete.
  • Diabete gestazionale: è un disordine della regolazione del glucosio di entità variabile che si presenta in gravidanza e, nella maggior parte dei casi, si risolve non molto tempo dopo il parto, pur potendo ripresentarsi a distanza di anni come diabete di tipo 2. Circa il 6-7% di tutte le gravidanze è complicato da diabete.

Diabete di tipo 2

Oggi parleremo del diabete di tipo 2 in quanto è possibile prevenirlo o comunque se ne può ritardare l’insorgenza adottando stili di vita salutari.

Fattori di rischio

Gli Standard Italiani per la Cura del Diabete Mellito (SID, 2018) hanno identificato i soggetti adulti ad alto rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2 come coloro che presentano determinati fattori di rischio.

Fattori non modificabili:

  • Familiarità di primo grado per diabete tipo 2 (genitori, fratelli).
  • Appartenenza ad un gruppo etnico ad alto rischio (popolazioni dell’Africa sub-sahariana e del Medio Oriente-Nord Africa).
  • Età: compare in genere dopo i 40 anni e interessa perlopiù persone al di sopra dei 64 anni.

Fattori modificabili:

  • Sedentarietà.
  • Alimentazione non salutare: elevato consumo di cibi ricchi di zuccheri aggiunti (es. yogurt alla frutta, succhi di frutta e altre bevande zuccherate, dolci, cioccolato, cereali per la colazione zuccherati, ecc.), elevato consumo di cibi ricchi di grassi di origine animale (carni rosse, salumi, salumi e insaccati, formaggi, burro).
  • Eccessivo consumo di alcol.
  • Fumo.
  • Sovrappeso.
  • Alcune patologie in parte modificabili: malattie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, steatosi epatica non alcolica (NAFLD), diabete gestazionale nelle donne, sindrome dell’ovaio policistico o altre condizioni di insulino-resistenza.

Sintomi e segni

I sintomi sono meno evidenti rispetto al diabete mellito di tipo 1. Si possono riscontrare sete intensa e frequente bisogno di urinare, aumento dell’appetito, senso di affaticamento e vista sfocata, aumento delle infezioni dei genitali e delle vie urinarie (cistiti, ecc.), taglietti o piccole ferite che guariscono più lentamente e, nei casi più manifesti, disfunzione erettile negli uomini e secchezza vaginale nelle donne.

Complicanze

Il diabete, soprattutto quando non adeguatamente trattato, può causare a lungo termine danni importanti a diversi livelli:

  • Cardio-cerebrovascolare à il rischio di malattie cardiovascolari è da 2 a 4 volte più alto nelle persone con diabete che nel resto della popolazione ed è responsabile di oltre la metà delle morti per diabete.
  • Neurologico (neuropatia).
  • Renale (nefropatia).
  • Oculare (retinopatia).

Prevenzione

È possibile prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze o comunque ridurne la gravità mantenendo quanto il più possibile stabili nel tempo i valori glicemici (livelli di zucchero nel sangue).

Quali comportamenti sono salutari per la glicemia?

5 REGOLE PER DARE UN CALCIO AL DIABETE

Sono poche le regole che occorre seguire per prevenire il diabete e le sue complicanze:

MANTIENITI IN ESERCIZIO

Un’attività fisica aerobica di moderata intensità (camminata, bicicletta, nuoto, ecc.) della durata di almeno 20-30 minuti al giorno o 150 minuti alla settimana riduce, insieme al raggiungimento e mantenimento di una perdita di peso del 5-10% quando necessaria, riduce del 60% circa l’incidenza di diabete di tipo 2 e aiuta a mantenere sotto controllo la glicemia. L’attività dovrebbe comunque essere rapportata alle condizioni della persona e modulata in base a specifici obiettivi e limitazioni.

  • RIPOSA ADEGUATAMENTE

Le evidenze supportano l’importanza di un adeguato periodo di riposo (7 ore a notte approssimativamente) nel ridurre il rischio cardio-metabolico. La deprivazione del sonno è associata ad un peggioramento dell’insulino-resistenza e della glicemia.

  • MANGIA BENE

Le indicazioni nutrizionali per la prevenzione del diabete e delle sue complicanze non differiscono dalle indicazioni di Sana Alimentazione.

Più della quantità totale, è importante la qualità dei nutrienti:

  • LIMITA I CIBI RICCHI DI ACIDI GRASSI SATURI: carni rosse e salumi, formaggi, cibi processati ricchi di grassi, uova, burro.
  • CONSUMA QUOTIDIANAMENTE CIBI RICCHI DI ACIDI GRASSI OMEGA-3: semi di lino e chia, olio di semi di lino da banco frigo, noci, pesce azzurro o grasso non allevato (sardine, acciughe, sgombro, palamita, merluzzo, salmone selvaggio, tonno, ecc.).
  • LIMITA IL CONSUMO DI DOLCI A MASSIMO 2 VOLTE A SETTIMANA.
  • Basa la tua alimentazione su cibi vegetali ricchi di carboidrati, fibre, sali minerali, vitamine e molecole bioattive:
    • CEREALI INTEGRALI:consumali tutti i pasti principali (colazione, pranzo e cena). Meglio se in chicco, sono più ricchi di nutrienti e garantiscono un maggior senso di sazietà.
    • VERDURE: abbondanti seguendo la stagionalità e variando il colore.
    • FRUTTA: 2-3 porzioni al giorno seguendo la stagionalità e variando il colore.
    • LEGUMI: consumali almeno 3-4 volte alla settimana.
    • FRUTTA SECCA e SEMI: valuta con lə tuə dietista l’inserimento di 1 o più porzioni giornaliere di frutta secca e semi. Contengono oltre a fibre, sali minerali e vitamine anche diverse molecole bioattive (tocoferoli, fitosteroli, composti fenolici).
  • NON FUMARE ed EVITA UN ECCESSIVO CONSUMO DI ALCOL

I fumatori attivi hanno un rischio più elevato di sviluppare diabete di tipo 2 e questo effetto è dose-dipendente, ovvero all’aumentare dell’esposizione, aumenta anche il rischio. Anche il fumo passivo è associato ad un rischio futuro più elevato di diabete di tipo 2.

Un consumo di bevande alcoliche superiore alle indicazioni dell’OMS, 2 porzioni al giorno per gli uomini e 1 porzione al giorno per le donne (1 porzione = 1 calice di vino, 1 birra, 1 drink, 1 bicchierino di superalcolico), incide sulla glicemia e quindi sul rischio di diabete a causa dei carboidrati contenuti in queste bevande.

  • INFORMATI E DIALOGA CON PROFESSIONISTI ESPERTI

Non esitare a fare domande a Medici e Dietistə, professionisti esperti.

L’alimentazione è parte integrante di prevenzione e terapia del diabete. Lə dietista saprà guidarti nella strutturazione di un’alimentazione adeguata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, in base a obiettivi terapeutici, comorbidità (compresenza di altre condizioni patologiche), stile di vita ed abitudini personali.  

Fonti:

www.salute.gov.it
Standard Italiani per la Cura del Diabete Mellito 2018
Worlddiabetesday.org
ASAND – Associazione Scientifica Alimentazione Nutrizione e Dietetica
Linee Guida per una Sana Alimentazione (CREA, 2018)