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Lesioni Muscolari

LESIONI MUSCOLARI: IL PROTOCOLLO RIABILITATIVO

Parlando di lesioni muscolari è possibile distinguere tra traumi diretti e indiretti: quali sono i sintomi e come si struttura il protocollo riabilitativo.

In questo approfondimento ci soffermeremo su una tipologia di infortunio particolarmente diffusa che interessa generalmente gli sportivi ma non solo, ossia le lesioni muscolari. Nello specifico, nelle prossime righe vedremo in cosa consiste questo infortunio, quali possono essere le cause e come si struttura il protocollo riabilitativo.

Lesione muscolare: le cause

Quando si parla di lesione muscolare è possibile distinguere tra traumi diretti e traumi indiretti. I traumi diretti sono quelli che si verificano in seguito ad un trauma diretto sul tessuto muscolare, mentre quelli indiretti sono quelli causati da un movimento di una parte del corpo tale da indurre una lesione al tessuto muscolare. I traumi diretti interessano generalmente soggetti che praticano sport di contatto.

Lo strappo muscolare, che è un tipo di infortunio particolarmente diffuso nella popolazione sportiva, spesso non è conseguenza di un trauma diretto ma si verifica a causa di uno stress provocato da un gesto motorio.

La classificazione delle lesioni muscolari

È doveroso specificare che, quando si parla di infortuni muscolari, i sistemi di classificazione sono in continua evoluzione; questo significa che non sempre la classificazione rappresenta uno strumento utile per stabilire il tipo di trattamento riabilitativo. Negli ultimi anni, però, larga parte della comunità scientifica ha condiviso la Classificazione di Monaco, approvata da numerosi esperti, dal Comitato Olimpico Internazionale e dalla UEFA. Lo scopo di questa classificazione è quello di individuare una definizione uniforme da mettere a disposizione degli operatori sanitari internazionali.

La Classificazione di Monaco identifica, in seguito a trauma diretto, due tipi di lesione:

contusione, fatta da n avversario o un oggetto bob tagliente
lacerazione, provocata da un oggetto tagliente.

Per quanto riguarda le lesioni muscolari da causa indiretta, non causate da un impatto, abbiamo:

  •  le lesioni funzionali, o non strutturali (grado 1a, 1b, 2a e 2b), chiamate in questo modo perché  provocano un’alterazione della funzione del muscolo, senza un’evidente lesione strutturale all’imaging. Possono essere causate da uno sforzo eccessivo al quale il nostro corpo non è abituato e il muscolo non è preparato a compiere
  • Le lesioni strutturali, (grado 3 e 4) il cui danno è evidente alle immagini radiologiche. Possono essere classificate come lievi (3a), moderate (3b), o complete (tipo 4) ovvero lesione completa del muscolo o di oltre il 50% della sua superficie.

I sintomi

I sintomi di una lesione muscolare sono direttamente proporzionali all’entità del danno, ma sono anche influenzati da fattori personali.

In caso di lesione diretta (contusione o lacerazione), il dolore è immediato e la mobilità attiva, influenzata dall’entità dell’ematoma post-traumatico,si riduce al punto che il soggetto è costretto a sospendere l’attività fisica o sportiva nella quale è impegnato.

In caso di lesione indiretta non strutturale, il soggetto avverte pesantezza muscolare che aumenta con l’esercizio e che può manifestarsi anche a riposo.

Infine, in caso di lesione indiretta strutturale il dolore è acuto ed è generalmente associato ad un movimento specifico. Le lesioni di grado 4, rotture subtotali/totali, si manifestano con un dolore molto acuto accompagnato da una disabilità funzionale della zona interessata dall’infortunio, spesso si può apprezzare l’interruzione delle fibre muscolari alla palpazione.

Riassumendo, in caso di lesioni muscolari i sintomi più diffusi sono:

dolore improvviso
limitata possibilità di movimento
ematomi
spasmi muscolari
debolezza muscolare

Lesioni Muscolari, il protocollo riabilitativo

Il protocollo riabilitativo dipende dalla natura della lesione, dalle cause e dall’entità dell’infortunio ma è possibile affermare, dati alla mano, che nella maggior parte dei casi le lesioni muscolari rispondono bene ad un trattamento di tipo conservativo.

Nella fase acuta, il trattamento prevede l’applicazione di ghiaccio e l’esecuzione cauti esercizi di mobilità e/o stretching, in base alla tolleranza del paziente; in questa fate, infatti, il muscolo deve essere tutelato da carichi eccessivi.. Nel caso di lesioni gravi agli arti inferiori, può essere necessario il ricorso alle stampelle. Si può procedere, inoltre, con la compressione tramite fasciatura della zona interessata per limitare la diffusione dell’edema e tenendo la zona lesa sollevata, sopra il livello del cuore, per ridurre la pressione locale.

Nella seconda fase, quella sub-acuta, il trattamento si concentra sull’esercizio terapeutico, per lavorare sulle diverse tipologie di contrazione muscolare, sulla stabilità e sull’equilibrio. In questa fase è possibile introdurre esercizi in contrazione isometrica, quando questi esercizi possono essere svolti senza dolore, si introducono gli esercizi concentrici ed eccentrici; deve essere rispettata una gradualità nelle richieste funzionali fatte durante l’allenamento. Si può procedere inoltre con la terapia manuale e esercizi di neurodinamica.

L’ultima fase è quella della riabilitazione funzionale, che consiste nell’esercizio fisico mirato all’attività o allo sport svolto dal paziente e alla sua ri-atletizzazione.

I tempi di guarigione 

In caso di lesioni da lievi o moderate, i tempi di recupero vanno da una a quattro settimane, mentre in caso di lesioni di grave entità i tempi di recupero possono allungarsi fino a 12 mesi. In base alle prime analisi sulla localizzazione e la gravità della lesione è possibile effettuare una prima stima su quelli che sono i tempi di recupero del paziente.

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